Uovo Fabergé

Uovo Fabergé

Breve storia e tradizione

Ci avviciniamo alla Pasqua e come ben sappiamo uno dei simboli più identificativi di questa festività è l’uovo di cioccolato con la sorpresa.

Pare che questa tradizione nasca nel lontano 1885 a San Pietroburgo. Alessandro III zar di Russia di quell’epoca era innamoratissimo della moglie Maria Feodorovna, della quale si prendeva cura con grande amore e meticolosità.

Nonostante la vita agiata e ricca di interessi, lo zar si accorse che qualcosa non andava. Maria attraversò un periodo piuttosto buio, intriso di tristezza e nostalgia, probabilmente dovuto alla lontananza dal suo paese di origine, la Danimarca.

Il marito si interrogava su quale sorpresa poter realizzare per farle spuntare di nuovo il sorriso. Magari un gioiello, qualcosa di estroso, particolare. Alessandro fu invitato all’inaugurazione di un’importante mostra dell’orafo russo Peter Carl Fabergé.

La bellezza e la preziosità delle opere esposte catturò lo sguardo meravigliato dello zar che subito convocò l’orafo per commissionargli un gioiello per la moglie. Ma doveva essere qualcosa di straordinario, che nascondesse una sorpresa.

Fabergé si mise immediatamente a lavorare. Dopo alcune settimana si presentò a corte con un raffinato capolavoro: Uovo con gallina.

Una sorta di cofanetto-matrioska a forma di uovo smaltato, di colore bianco; aprendolo conteneva il classico tuorlo ma fatto totalmente d’oro; quest’ultimo nascondeva a sua volta una piccola gallina smaltata di bianco con qualche striatura dorata e gli occhi rubino. Ma la sorpresa non era finita. Aprendo la gallina ecco apparire una copia in miniatura della corona imperiale con incastonato un piccolo rubino a forma di uovo.

La zarina sorrise e rimase esterrefatta, non credeva ai suoi occhi. L’opera di Fabergé, realizzata proprio per lei, era talmente singolare, stravagante che rese Maria piena di gioia, fu l’ennesima prova del grande amore del marito Alessandro.

Da questo episodio l’artista orafo continuò a realizzare altre preziose uova, tutte diverse, arrivò a produrne cinquantadue esemplari. Nel corso del tempo a causa della rivoluzione e di altre vicende storiche sono andate disperse.

Ma quando si parla dell’uovo Fabergé resta comunque impressa l’immagine della sua straordinaria creatività e della preziosità degli oggetti.

[Fonte immagine:  https://cosimo.art/ ]

        

  

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